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A poca distanza dal centro abitato di Serramonacesca e dalle sorgenti del fiume Alento, sorge l’antica abbazia di San Liberatore a Maiella, costruita su un edificio preesistente che la leggenda vuole collegato a Carlo Magno.
Il monastero viene menzionato per la prima volta nel Memoratio di Bertario, risalente agli anni del suo abbazziato (854-883 d.C.), anni ai quali si farebbe risalire la sua fondazione. L’abbazia fu distrutta del terremoto del 990, ricostruita tra il 1007 e il 1019 e di nuovo nel 1080.
Nel XIII secolo furono eseguiti nuovi lavori di restauro voluti dall’abate francese Bernardo I Ayglerio e venne realizzato il pavimento a mosaico cosmatesco della navata centrale. Successivamente, nel 1595, il monastero fu modificato e furono aggiunti un portico e finestre rinascimentali alla chiesa. Nel 1806, quando Napoleone soppresse tutti gli ordini monastici, iniziò il declino della fiorente San Liberatore che venne poi usato come cimitero e infine ridotto a rudere. Nel 1958 venne liberato dalla vegetazione e dai detriti che opprimevano l’abbazia e negli anni ’60 iniziarono i lavori che gli hanno conferito l’aspetto odierno.